La gestione del rischio clinico e organizzativo (Risk Management) di una struttura odontoiatrica è un insieme di procedure e pratiche volte a identificare, valutare e gestire i potenziali rischi legati alla salute dei pazienti e al funzionamento interno della struttura stessa.
Si tratta di un’attività fondamentale perché consente di dimostrare che l’attività organizzativa e l’attività clinica sono sotto costante controllo e che la gestione nel suo complesso è organizzata e sistematica.
Quali rischi deve gestire uno studio odontoiatrico?
Ci sono due grandi ambiti nella gestione del rischio:
- la gestione del rischio “aziendale” ovvero l’insieme di azioni di analisi valutazione pianificazione e controllo per ridurre al minimo gli impatti negativi. La gestione del rischio “organizzativo” deve essere documentata affinchè sia dimostrabile che ogni operatore è consapevole delle responsabilità affidate, degli standard a cui attenersi, dei valori perseguiti dall’organizzazione.
- la gestione del rischio clinico ovvero la gestione di tutte le attività propedeutiche e funzionali all’erogazione delle prestazioni cliniche. La gestione del rischio clinico deve essere documentata affinchè sia dimostrabile che i principi di diligenza e prudenza sono costantemente rispettati dai sanitari nelle pratiche cliniche.
Il comma 2 della Legge nr. 24 sulla responsabilità sanitaria puntualizza che “La sicurezza delle cure si realizza anche mediante l’insieme di tutte le attività finalizzate alla prevenzione e alla gestione del rischio connesso all’erogazione di prestazioni sanitarie e l’utilizzo appropriato delle risorse strutturali, tecnologiche e organizzative.”
Ecco, quindi, che sarà sempre più importante poter dimostrare in caso di controllo o di contenzioso, che gli eventi avversi prevedibili sono stati identificati e sono oggetto di controllo periodico.
Come imparare a gestire i rischi dello studio odontoiatrico?
Si tratta di conoscere quanti e quali ambiti vanno messi sotto controllo e con quali eventi indicatori, come vanno analizzati in termini di probabilità e danno conseguente, come vanno registrati, quando come errori, quando come evento senza esito, quando come quasi evento. Un operatore clinico o amministrativo formato sulla gestione del rischio ha una marcia in più perché è capace di analizzare i processi di lavoro in un’ottica di prevenzione dei problemi, sa leggere le probabilità e la gravità del potenziale danno e calibrare gli sforzi preventivi senza eccessi, sprechi o ridondanze.
Il mio prossimo Corso di formazione sarà dedicato proprio a questo argomento: come organizzare la gestione del rischio organizzativo e del rischio clinico in una struttura odontoiatrica.
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