COVID-19: Fase 2, ripartire dalla pulizia dell’aria

covid-19 e pulizia dell'aria

Dobbiamo essere pronti per la fase 2, perché di mezzo ci sono le nostre vite. SARS COV-2 ha toccato il suolo italiano il 20 gennaio del 2020. In 3 mesi ha ucciso in Italia 22.170 persone, ha contagiato 106.600 persone e ci sono 40.160 persone dichiarate guarite. 

E’ un killer spietato questo virus, altamente infettivo e altamente contagioso. Quando trova l’ospite da infettare, quando riesce ad entrare nell’organismo, altera il funzionamento delle cellule e scatena reazioni infiammatorie talmente acute, che molti non ce la fanno e muoiono.

Il Coronavirus è altamente contagioso perché si trasmette per via aerea. Dobbiamo dirlo ad alta voce che si trasmette per via aerea perché è sull’aria che dovremo andare ad agire per riaprire in sicurezza l’Italia. 

Serve una ricetta semplice ma precisa per riaprire l’Italia e serve agire con intelligenza. Finché gli studi scientifici non diranno qualcosa di diverso, è l’aria il primo problema da affrontare quando si tornerà al lavoro in massa. Il bene più prezioso di una nazione sono le persone, e in particolar modo i bambini.

Vi ricordate gli autobus stracolmi di ragazzi chiassosi e affamati di rientro da una mattinata di studi? Non potrà più esistere.

Vi ricordate la metro in cui le persone si stipavano a getto continuo per raggiungere casa e/o lavoro? Non potrà più esistere.

Vi ricordate i treni affollati, le stazioni gremite con il loro carico di storie di viaggio? Non potrà più esistere.

Vi ricordate Venezia? Con i vaporetti quasi affondati dal loro carico umano, le code nelle calli? Vi ricordate le code diligenti ai Musei Vaticani? La messa nelle chiese dai soffitti alti e dai banchi vicini a suggerire comunanza ed uguaglianza?

Vi ricordate i bar affollati all’ora dell’aperitivo? E i ristoranti in cui si mangia a 20 centimetri dal tavolo attiguo? E i tragitti in ascensore in cui leggevi la capacità massima, ma solo dopo che l’ascensore si era chiuso e speravi di non aver superato il limite? O le meravigliose spiagge dove più si è meglio è. O i concerti, il sold out dei teatri, dei cinema, dei centri commerciali. Il cazzeggio al centro commerciale di inverno, o la coda in mensa, a scuola, o al lavoro. Il lunch nella Milanodabere, dove sei in coda per un panino, per un pranzo o per un caffè, sempre insieme a moltissime altre persone, catapultate tutte alla stessa ora a rifocillarsi. Vi ricordate le palestre (io un po’ meno, lo confesso) in cui tutti sudano e puzzano in nome della salute? E le terme? La sauna relax? O le discoteche, ma anche semplicemente lo spogliatoio in cui si indossano gli abiti da lavoro, o le aule delle nostre scuole e atenei, e tutti quegli spazi ambienti in cui lo spazio è confinato?

Sarà l’aria il problema di tutti questi ambienti e dovremo risolverlo o gestirlo. 

Se vogliamo riaprire l’Italia in sicurezza, dobbiamo farlo partendo dalla pulizia e dall’aria.

E mentre ogni singolo imprenditore o professionista o artista, intellettuale, scienziato o filosofo, è ben deciso a non lasciarsi intimidire da questo spietato killer, ed è pronto ad investire a rimboccarsi le maniche e a fare la sua parte, sembrano  essere i Governi ad aver perso la partita contro questo virus.
Personalmente salvo sindaci e governatori di regione, ben connessi con il loro territorio e in prima linea a riprogettare i servizi alla persona, la viabilità, la sicurezza in genere. I Governi hanno un compito principale secondo me: trasformare questa crisi pandemica ed economica mondiale, in una enorme opportunità di rilancio, reinvenzione e ristrutturazione di un sistema obsoleto, pachidermico e  burocraticamente antico.
Salviamo il buono costruito e ristrutturiamo in nome del futuro. In natura sopravvive chi si adatta al cambiamento, non chi gli resiste in nome di un passato che non torna. 

I Governi hanno una sola mission: devono trovare la liquidità, al resto ci pensano le persone. 

Se i Governi trovano la liquidità, possono acquistare sistemi di filtraggio ad alta efficienza da installare nelle scuole, negli uffici, nelle stazioni, negli aeroporti, sulle navi… Acquistando e imponendo a tutti l’adozione di sistemi di filtraggio ad alta efficienza, possono stabilire un rapporto spazio/volumi aria/persona sotto al quale non è possibile andare in assenza di sistemi di filtraggio ad alta efficienza. Darebbero un enorme impulso al settore dei filtri HEPA e dei filtri ULPA, alla filiera industriale necessaria per il prodotto finito, darebbero impulso ai lavori utili, i manutentori sono un anello fondamentale dei sistemi di filtraggio ad alta efficienza e in generale, pensando lungo tutta la filiera, dalla produzione all’installazione, alla manutenzione, al cambio dei filtri, al miglioramento generale dell’aria e quindi del benessere delle persone. 

Se trovano la liquidità, possono ripensare il trasporto pubblico, rinnovare i mezzi, aumentare il numero dei mezzi, per ridurre il numero dei trasportati a mezzo, fare in modo che anche quei mezzi siano elettrici, ecologici, per ridurre le polveri sottili dell’inquinamento,  dotati di sistemi di filtraggio dell’aria che consentano di viaggiare in sicurezza. Rinnovando il trasporto pubblico, ordinando più mezzi nuovi darebbero un enorme impulso alla filiera dei trasporti, che dà lavoro a una marea di persone, distribuendo i flussi in 24 ore anziché in 10/12, triplicando il personale per gestire i turni, potremmo viaggiare tutti in sicurezza, scaglionati su 24 ore anziché su 10/12. Vanno ripensati i ritmi di lavoro, lavori a turni attivi di 7 ore con 1 ora di pulizia e manutenzione del proprio spazio di lavoro e/o di formazione e aggiornamento. 

Se trovano la liquidità possono costruire nuovi Istituti di Pena, dotarli di sistemi di filtraggio ad alta efficienza, aumentare il livello di igiene e di salubrità nelle carceri ed assumere più personale per la gestione dei detenuti.

Se trovano la liquidità possono finalmente accettare che “gli ultimi” esistono e che ignorarli non è la soluzione. Se trovano la liquidità possono supportare le ONLUS, trovando loro gli spazi sul territorio affinché l’esperienza di volontariato si trasformi in riscatto sociale ed esperienza utile di vita per tutti. 

Se trovano la liquidità, possono rinnovare i mezzi delle forze dell’ordine, possono equipaggiarli meglio, possono formarli alla vigilanza della salute sul territorio nell’interesse collettivo, possono assumere un numero maggiore di operatori delle forze dell’ordine perché bisognerà vigilare che tutti questi investimenti non vengano sprecati o manutenuti male. 

Se trovano la liquidità possono accudire gli anziani rimasti e quelli che verranno. Gli anziani sono la storia recente, e la storia recente è importante perché il faro del futuro. Prendersi cura degli anziani è importante perché se esiste una generazione esiste grazie agli anziani.  

Se trovano la liquidità possono pensare a tutti quei poveri animali rimasti orfani dei loro padroni. Possono aiutare le persone che li curano, che se ne prendono cura. Possono migliorare le condizioni di tutti gli animali, se trovano le risorse. 

Se trovano la liquidità possono ricompensare la sanità del tributo di vite. I governi dovrebbero garantire alle famiglie superstiti degli operatori sanitari un indennizzo speciale, altro che vitalizi dei parlamentari, dovrebbero  essere i familiari dei medici degli infermieri degli OSS degli operatori addetti alle pulizie e di tutti coloro che hanno pagato il prezzo più caro a dover ricevere un vitalizio speciale a vita. Gli operatori sanitari pubblici e privati, oltre ad aumentare in modo notevole, dovrebbero essere defiscalizzati per i prossimi 5 anni in tutto il mondo toccato dalla pandemia,  perché toccherà loro occuparsi della fase endemica, a tutti i livelli. 

Se trovano la liquidità sostengono la ricerca che in questa crisi ha dimostrato la sua importanza. Abbiamo bisogno di ricerca, di studio, di pensatori, di geni creativi più di quelli che abbiamo, dobbiamo metterli in condizioni di sviluppare le intuizioni geniali, dobbiamo smetterla di fargli fare percorsi ad ostacoli. 

La pulizia dell’aria di casa e ufficio

Se i Governi trovano la liquidità e la cedono ai cittadini, possono lasciare che siano  cittadini, lavoratori e imprenditori di risolvere questa crisi. 

Partendo dall’aria. Lo spietato killer è grande tra i 0,8 micron ed i 0,12 micron. Quella è la dimensione delle particelle dell’aria che deve essere filtrata e purificata. Filtri HEPA a partire da H14 negli ambienti di lavoro, per salire fino ai filtri ULPA ha 17 in base all’ambiente di lavoro

La soluzione del problema inizia da qui. Prima l’aria, poi la pulizia, dal lavaggio delle mani ogni volta che si tocca posti potenzialmente contaminati alle mascherine quando si ha il raffreddore, la disinfezione laddove serve, per arrivare alla distanza sociale di almeno 1 metro con la mascherina,  perché ci sono quintali di studi su quanto sia efficace la distanza come primo mezzo di protezione.  

Se trovano la liquidità per le persone, faranno tutti la propria parte. Ognuno pulirà di più e meglio la propria casa, ognuno cambierà rinnoverà e doterà le case di purificatori dell’aria, ognuno sarà disposto a spendere un po’ di più di spese condominiali in nome di  igiene pulizia e sicurezza. Ognuno si impegnerà a rispettare le regole perché ci sono in ballo gli affetti, i propri cari e nessuno invidia bergamaschi, cremonesi, parmensi o milanesi che hanno perso i loro cari in modo così drammatico. La loro sofferenza e il loro dolore devono essere il nostro monito quotidiano, abbiamo il dovere di non dimenticare.  

Trovare la liquidità è un problema tutto governativo. Al momento è una lotta muscolare tra idioti, una gara a chi sarà il più ricco del cimitero, se non trovano la liquidità. Se mancano le persone, finiscono i governi e se le persone si incazzano finiscono i governi… a buon intenditor poche parole.

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