Perché controllare numeri e flussi è vitale in uno studio dentistico

Gestione economico-finanziaria dello studio dentistico

Negli ultimi anni il settore odontoiatrico ha subito una trasformazione profonda: l’evoluzione normativa e quella tecnologica hanno innalzato i livelli di complessità gestionale e richiesto un volume crescente di costi indiretti.

Se fino a pochi anni fa la sostenibilità economica di uno studio poteva reggersi soprattutto sul margine generato dalle prestazioni cliniche, oggi il quadro è molto diverso. Una corretta gestione economico-finanziaria nello studio dentistico è diventata vitale.

L’impatto dei costi indiretti

Parliamo di costi che non generano direttamente la prestazione sanitaria, ma che ne rappresentano condizione necessaria:

  • aggiornamenti tecnologici (attrezzature, strumenti e software);
  • obblighi normativi e di compliance (privacy, sicurezza, protocolli, formazione obbligatoria);
  • spese assicurative e coperture crescenti legate alla Legge Gelli;
  • servizi di supporto (amministrazione, gestione HR, consulenza legale e fiscale).

Se non vengono correttamente stimati e governati, questi elementi non solo riducono i margini, ma possono compromettere la solidità stessa dell’organizzazione.

Prezzi di mercato e margini ridotti

Il mercato odontoiatrico ha di fatto “stabilizzato” i prezzi di molte prestazioni di base: igiene, otturazioni e cure conservative presentano ormai una forbice di prezzo relativamente ridotta.

Tuttavia, considerarle semplici prestazioni “di routine” è un errore: la variabile qualità incide in modo decisivo sul valore reale della prestazione.

Igiene professionale: oltre al risultato estetico (denti più bianchi e lucenti), la sua vera essenza resta preventiva. Sondaggio marginale e profondo, rimozione della placca calcificata, lucidatura per rallentare i depositi e, soprattutto, educazione all’igiene domiciliare sono i veri driver clinici.

Otturazioni: destinate al ripristino dell’anatomia compromessa dal processo carioso, assumono livelli di complessità diversi. Non è lo stesso ricostruire un dente per resistenza masticatoria o realizzare un restauro estetico con traslucenze e ottimizzazioni morfologiche.

Per questo, pur accettando le logiche di mercato, è indispensabile un’attenta stima dei costi di produzione, valutando:

  • tempo investito;
  • onorario per le competenze del professionista;
  • impatto dei materiali e delle tecnologie.

Solo un approccio consapevole consente di mantenere la sostenibilità economica senza svilire il valore clinico ed estetico di trattamenti che sono la base – e al tempo stesso il biglietto da visita – di ogni studio.

In assenza di questa attenzione, il rischio è lavorare molto… senza redditività.

Gestione societaria e principio di competenza

Quando lo studio assume forma societaria (SRL), le esigenze di governo diventano ancora più stringenti.

La contabilità deve rispettare il principio di competenza: ricavi e costi vanno imputati all’esercizio in cui maturano, indipendentemente dall’incasso o dal pagamento.

In odontoiatria questo è cruciale: i piani di cura hanno spesso durata pluriennale e richiedono una gestione rigorosa di:

  • fatturato maturato,
  • lavori in corso,
  • margini progressivi.

La lettura del bilancio deve avvenire alla luce di queste conoscenze: solo integrando la produttività clinica come indicatore prognostico si ottiene una rappresentazione fedele della redditività e della sostenibilità futura.

Budget di investimento ed equilibrio finanziario

Ogni investimento tecnologico, strutturale o organizzativo deve poggiare su un budget annuale che preveda:

  • la sostenibilità del piano finanziario (cash flow);
  • la proiezione dei ritorni attesi;
  • la compatibilità con i margini operativi generati.

Non si tratta di “spendere quello che serve”, ma di allocare risorse con un piano consapevole che mantenga in equilibrio la gestione economica e quella finanziaria.

Un imprenditore sanitario oggi deve ragionare in termini di:

  • EBITDA (margine operativo lordo) come indice della redditività reale;
  • Cash flow come termometro della sostenibilità quotidiana;
  • ROI sugli investimenti come misura della bontà strategica delle scelte.

In questo contesto, il cash flow dei costi di produzione dovrebbe essere sostenuto in percentuale da accordi di pagamento ben calibrati (acconti o rateizzazioni). In odontoiatria, infatti, i cicli di cura sono spesso brevi (10-12 mesi), mentre i finanziamenti consentono di diluire il peso economico per il paziente, garantendo al contempo continuità di liquidità allo studio, che deve sostenere costi indiretti indipendentemente dal numero di pazienti in cura.

La gestione economico-finanziaria non è più un’attività “dietro le quinte”, ma parte integrante della strategia di uno studio odontoiatrico.

Solo chi saprà coniugare qualità clinica e disciplina gestionale potrà affrontare le sfide di un mercato competitivo e normativamente complesso.

Ogni decisione clinica ha un riflesso economico, e ogni scelta economica influisce sulla qualità clinica: governare questo equilibrio è il vero mestiere dell’imprenditore sanitario.

La gestione economico-finanziaria nei prossimi corsi dedicati ai professionisti degli studi dentistici

Uno degli argomenti che affronteremo nel Corso per Office Manager di strutture sanitarie è proprio la gestione economico-finanziaria dello studio dentistico.

Ma attenzione: non si tratta di conoscenze riservate solo all’area amministrativa. Alcuni concetti devono diventare patrimonio condiviso di tutti gli operatori, perché l’equilibrio economico è la condizione che permette allo studio di crescere, innovare e garantire qualità clinica.

In particolare, il Dental Case Manager ha un ruolo chiave: quando prende accordi sui piani di pagamento con i pazienti, deve avere la consapevolezza che ogni decisione incide sulla sostenibilità finanziaria dello studio, sul cash flow e sulla possibilità di investire in nuove tecnologie e servizi.

Per questo, anche nel Corso Dental Case Manager, dedichiamo spazio al tema della gestione economico-finanziaria dello studio dentistico, integrandolo con la comunicazione e il coordinamento clinico: perché un team che comprende le logiche economiche è un team più forte, coeso e orientato al futuro.

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